Fatto di sangue fra due uomini per causa di una vedova si sospettano moventi politici
Fatto di sangue fra due uomini per causa di una
vedova si sospettano moventi politici (Lina Wertmüller, 1978) o La viuda indomable
Fatto di sangue fra due uomini per causa
di una vedova. Si sospettano moventi politici è un film del 1978 di Lina Wertmueller. La versione lunga del titolo (Un
fatto di sangue nel comune di Siculiana fra due uomini
per causa di una vedova. Si sospettano moventi politici. Amore-Morte-Shimmy.
Lugano belle. Tarantelle. Tarallucci e vino.) vanta il record
nel Guinness dei primati come titolo più lungo di un film nella
storia del cinema.1] [Negli Stati Uniti il film fu
semplicemente intitolato Revenge.
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Sinopsis:
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La
película nos sitúa en la Italia de los años 20, donde una joven viuda clama
venganza por el brutal asesinato de su marido a manos de unos mafiosos
sicilianos. La mujer es de una belleza deslumbrante, y es consciente de la
influencia que tiene sobre los hombres, influencia que no duda en utilizar para
conseguir sus objetivos. Es por ello que cuando a su vida llegan un primo de su
marido, procedente de Nueva York, y un abogado que vuelve a la ciudad tras
haber estado 10 años fuera, ella utiliza sus armas de mujer para conseguir que
la ayuden en su búsqueda de venganza.[3]
Comitini 1922. Angelo Paternò è stato ucciso da
Vito Acicatena e in paese tutti lo sanno: nessuno però ha il coraggio di
testimoniarlo al processo. Mesi dopo, Rosario Maria Spallone, avvocato
socialista, vorrebbe convincere la vedova Titina a chiedere la riapertura del
processo. In una delle sue visite trova Acicatena che sta cercando di
violentare la bella vedova. Rosario Maria interviene e nella colluttazione
rimane contuso. Titina è così riconoscente da concederglisi.
In paese arriva dall'America però anche il cugino
di Angelo, Nick, un killer e contrabbandiere arricchito. Tra questi e Titina
nasce una relazione. A complicare la già non semplice situazione, ci si mette
anche la politica: dopo la marcia su Roma, Vito diventa capo delle locali
squadracce, mentre Rosario Maria cerca di occupare delle terre, venendo
picchiato e costretto ad ingurgitare dell' olio di ricino da parte della squadraccia fascista di Acicatena.
Nick vorrebbe vendicare il cugino e fuggire con
Titina, ma Rosario Maria - che ha tentato di aggredire Acicatena - lo coinvolge
in una vera e propria battaglia. Nick porta Titina e Rosario Maria alla
stazione marittima, ma lì vengono raggiunti da Acicatena, ancora sanguinante,
che si è portato dietro le squadracce. Rosario verrà colpito mortalmente da
Acicatena offrendosi inerme, Nick con due pistole causa una strage tra la
squadraccia, fino a venire colpito lui stesso da un colpo sparato da Vito, si
accascia morente sull'avvocato ormai agonizzante. Tra la folla Titina non
vista, prende una pistola di Nick e colpisce a morte Acicatena.
Titina
assiste i due fino alla morte, giurando ad entrambi il proprio amore e di
essere ognuno il padre del bambino che porta in grembo.[4]
«Fatto di sangue fu il mio primo film con Sophia. A me
regista fu subito chiaro che, dietro l’aspetto di una star mondiale, Sophia è
un’attrice appassionata e bravissima che, quando stima chi la dirige, non
oppone resistenza a nulla, anzi diventa una grande collaboratrice. Si fidava di
me come si era fidata di De Sica, il suo grande e più caro maestro. [...] In
Fatto di sangue doveva interpretare una carbonaia vedova, il cui marito era
stato ucciso da un mafioso. Volevo farle una faccia greca. Quindi, ho preso un
mozzicone di kajal e mi sono avvicinata al suo viso: “Permetti?”. Sophia ha
sorriso e io ho disegnato intorno ai suoi magnifichi occhi un “tempio greco”. È
una mia fissazione, la linea a capanna del frontone del tempio. Le sopracciglia
che, contro ogni moda, vanno in giù. Lei è stata straordinaria. Si è fatta una
risata. Poi, nel film, il carbone sul suo volto era come una maschera di una
bellezza nuova e drammatica. Recitavano con lei Giancarlo Giannini, Marcello
Mastroianni e Turi Ferro. Marcello era un socialista deluso dall’avvento del
fascismo; Giancarlo, un gangster che, in America, aveva trovato una sua
dimensione nella violenza; Turi, il mafioso assassino, cui il fascismo aveva
dato legittimazione e autorità» (Wertmüller).[5]
[1] http://brecha.com.uy/cine-y-anarquia/
[2] https://www.filmaffinity.com/cl/film706229.html
[3] http://www.sensacine.com/peliculas/pelicula-49741/
[4] https://it.wikipedia.org/wiki/Fatto_di_sangue_fra_due_uomini_per_causa_di_una_vedova._Si_sospettano_moventi_politici
[5] http://www.fondazionecsc.it/news.jsp?ID_NEWS=125&areaNews=10>emplate=news.jsp
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