AUDACE COLPO DEI SOLITI IGNOTI




Audaz golpe de los desconocidos de siempre


FICHA TÉCNICA:

TITULO ORIGINAL  Audace colpo dei soliti ignoti 
AÑO 1960
IDIOMA Italiano
SUBTITULOS Español (Separados)
DURACIÓN  105 min. 
DIRECTOR Nanni Loy
GUIÓN Agenore Incrocci, Nanni Loy, Furio Scarpelli (Historia: Agenore Incrocci, Furio Scarpelli)
MÚSICA Piero Umiliani
FOTOGRAFÍA Roberto Gerardi (B&W)
REPARTO Vittorio Gassman, Nino Manfredi, Renato Salvatori, Tiberio Murgia, Vicky Ludovici, Riccardo Garrone, Carlo Pisacane, Gianni Bonagura, Claudia Cardinale
PRODUCTORA Coproducción Italia-Francia
GÉNERO Comedia | Robos & Atracos.
Secuela.(1) [i]



SINOPSIS

Un milanés convence a Pepe y a sus amigos de Roma para que se trasladen a Milán con el fin de de dar un golpe muy fácil y provechoso: robar el furgón que transporta el dinero de las quinielas. Pero, al llegar a la capital lombarda, se encuentran solos porque el que planeó el golpe ha sido arrestado. Con todo, deciden seguir adelante y, a pesar de no respetar el plan establecido, consiguen su objetivo. Sin embargo, para no acabar en la cárcel, por culpa de la conducta de uno de ellos, se ven obligados a abandonar la maleta con el botín. (FILMAFFINITY)



Film realizado pr Nanni Loy ("Detenido en espera de juicio", 1971). Se basa en un argumento original de Age (Agenore Incrocci) y Scarpelli (Furio Scarpelli), desarrollado como guión por éstos y por Nanni Loy, que escribió los diálogos. Se rodó en Roma y Milán, en B/N. Producida por Franco Cristaldi, se estrenó el 10-XII-1959 (Italia).

La acción tiene lugar en Roma y Milán, en 1959, a lo largo de algo más de una semana. Peppe el pantera (Vittorio Gassman), con aversión por los trabajos estables, lidera una banda de rateros de Roma. Inesperadamente recibe la visita de Virgilio "El milanés" (Riccardo Garrone), que le propone dar en Milán un golpe importante: el robo del furgón con la recaudación del Totocalcio (las quinelas). El golpe desencadena una serie interminable de incidencias, imprevistos, desavenencias y sorpresas.

La película es una comedia a la italiana, primera secuela de "Rufufú" (1958), que precedió a la segunda "Rufufú veinte años después" (1985), de Amanzio Todini. Aporta una visión, de gran valor documental, sobre la realidad italiana de los últimos años 50, previos a la etapa de despegue económico de los años 60. Muestra unas condiciones de vida míseras (mobiliario de las viviendas, estado de conservación de las mismas), simbolizadas por la ausencia en muchos casos de agua corriente (vivienda de Peppe), aunque no en todas (Ferribotto dispone de ella). Da testimonio de una sociedad anclada en los viejos valores, encarnados sobre todo por Camelina Nicosia (Claudia Cardinale) y su hermano Ferribotto (Tiberio Murgia), aferrado a las rígidas normas sicilianas. Es una sociedad en trance de cambio, como indica el auge de la construcción, la difusión de la TV y la irrupción de nuevos valores de éxito, centrados en la independencia de la mujer. No es una película crítica, pero incluye una parodia de la figura del gángster de las películas clásicas americanas, de sus hábitos de conducta y de su novia Floriana, más interesada por el dinero que por el amor. La obra tiene momentos memorables, como la indigestión de Capannelle (Carlo Pisacane), la realización caótica del golpe, la aversión de los componentes de la banda a custodiar el dinero de todos, la rapidísima transformación de un Fiat 1100 de negro en blanco, la pasmada expectación que provoca el número del "streptease".

La música, de Pero Umiliani ("Boccaccio 70", Sica, 1962) incorpora una notable banda de jazz, con intervención a la trompeta de Chat Baxter y al piano del propio Umiliani. Contiene 4 temas propios: "Relaxin' With Chat", "Tensione", "Sentirsi solo" y "Tema d'amore". Añade un fragmenteo de "I soliti ignoti". La fotografía es de estética neorrealista: realza los ambientes oscuros y míseros de las viviendas, los paisajes urbanos desolados del extrarradio y la luz crepuscular de la Piazza del Duomo (Milán). Buenas interpretaciones del elenco principal, con intervenciones destacadas de Gassman, Cardinale, Pisacane y otros. Obra estimable, aunque inferior a "Rufufú".(2)[ii]

Evidente continuazione de “ I soliti ignoti “ di Monicelli, ha una sua originalità, riscontrabile nell’ acuta osservazione dei personaggi minori e degli ambienti secondari. Manca un impegno sociale che evidenzi la realtà sociale italiana di fine anni ‘50. Divertente, senza cadere nel volgare, ha un posto di rilievo nella commedia all’ italiana.



Temi
 Il regista ha magistralmente interpretato la realtà italiana di fine  anni ’50, prima che        il “ boom” economico prendesse il sopravvento. Sono descritte le difficoltà economiche    di giovani che incominciano ad affrontare la realtà dell’ età adulta, e che la esorcizzano organizzando “ colpi ” dalla difficile possibilità di  riuscita. Come il precedente, il film effettua una lieve parodia dei film classici americani con i personaggi di Garrone, con i modi e gli abiti del tipico gangster, e di Vicky Ludovisi, la “pupa” del gangster un po’ svampita che più che all’ amore punta ai soldi del suo fidanzato.

Trama
Peppe (Gassman), Mario (Salvadori), Ferribotte  (Murgia) e Capannelle (Pisacane) vengono al corrente da un finto gangster di Milano (Garrone) di un colpo dalla facile riuscita e dal consistente guadagno. Informano allora Piede amaro (Manfredi) che dovrà preparare l’ auto per il colpo. Dopo una serie di equivoci e peripezie i protagonisti non riusciranno a godere del bottino, continuando a vivere “ alla giornata”. Alle vicende si intreccia la storia d’ amore fra Carmelina (Claudia Cardinale) e Mario e quella fra la svampita Floriana (Vicky Ludovisi), e Peppe. Vi è infine la vicenda un po’ drammatica di Capannelle che, con un indigestione, rischia la vita all’ ospedale.



Personaggi: Vittorio Gassman (Peppe) sempre in cerca di facili guadagni e non di un lavoro stabile; Renato Salvadori (Mario Angeletti) che nonostante cerchi un lavoro per sposare Claudia Cardinale (Carmelina) riesce a farsi coinvolgere da Peppe in nuovi colpi; Tiberio Murgia (Ferribotte) rigido con la sorella Carmelina a cui impone i modelli di vita siciliani. Carlo Pisacane (Capannelle) sempre affamato e trattato poco rispettosamente dagli altri. Nino Manfredi (Piedeamaro) coinvolto per la sua esperienza nel “ truccare” le automobili. Infine Riccardo Garrone e Vicky Ludovisi (Floriana), milanesi, che propongono il colpo alla banda.

Luoghi e ambienti
Le città in cui si svolgono le riprese sono Roma e Milano. A Roma le riprese si svolgono per lo più nelle abitazioni dei personaggi povere di particolari. A Milano sono più ricorrenti luoghi pubblici e di ritrovo comune come il locale dove lavora Floriana come spogliarellista.


IL CINEMA COME FONTE
Nel film convivono diversi elementi: la figura tradizionale della donna che si dedica completamente alla casa ( Carmelina ) e quella indipendente che vive da sola facendo la spogliarellista ( Floriana ). Le donne curano maggiormente la loro persona, tingendosi i capelli e  osando capi nuovi e più succinti. Anche nelle abitazioni sono riscontrabili caratteristiche contrastanti : Peppe per lavarsi usa il catino, mentre da Ferribotte c’è l’acqua corrente.(3)[iii]

Geografia [N°1721] La sequenza della rapina della valigia contenente i soldi del totocalcio è ambientata a Milano, ma mi sembra di riconoscere, nella scena che vede la macchina del Totocalcio tentare di attraversare un ponticello, occupato da una processione, il ponticello sulla ferrovia che corrisponde a Via del Pigneto, a Roma.

Geografia:: [N°15742] ITINERARIO DELLA 1100 NERA DOPO LA RAPINA : 1)Piazza vetra (pieno centro) 2)zona garibaldi (nord est) (apertua valigia) 3)via s. cristoforo (arrivando da Corsico) 4)piazzale corvetto verso autosole 5)inversione di rotta e trasformazione 1100 in bianca 6)tornano verso milano 7)escono dalla citta(SULLA STRADA DI PAULLO MI PARE!!?)e non certo dall'autosole. RIFLESSIONE:Questo e' un giro turistico della citta', piu' che una fuga e facendolo si mangerebbero tutti i 110 minuti a disposizione per arrivare a Bologna.

Cameo: [N°18276] Non è un blooper ma una curiosità. In una scena della fuga in macchina quasi investono un signore che attraversa la strada leggendo il giornale. Quella comparsa è Nanni Loy il regista del film, un cammeo degno di Hitchcock...

Anacronismo: [N°27100] Carmela afferma di essere maggiorenne perché ha compiuto 18 anni ed il fratello Ferribotte le darà ragione in seguito, avendo controllato. Ma il film è del 1959 e la maggiore età fu abbassata dai 21 ai 18 anni nei primi anni '70.

ND: [N°27102] Peppe legge i titoli della prima pagina del giornale per cercare novità sulle indagini, peccato che quando si piega quella pagina, i titoli degli articoli non coincidono con quelli appena letti da Peppe.

Finale Svelato: : [N°27375] Anche in questo episodio i ladri non ottengono nulla. Per la paura lasciano il malloppo sotto una panchina, in un giardinetto.

Trucco: [N°30771] Nella scena in cui entrano nell'appartamento, capannelle comincia a tastare il muro...e si vede palesemente che mette la punta del trapano in un buco che già è predisposto...

Doppiaggio/Cartelli: [N°34692] All'inizio della canzone cantata da Floriana, si sentono dei "la-la-la-là" pronunciati dalla ragazza, ma lei non muove le labbra. Poco dopo, quando fa un tiro dalla sigaretta di un cliente, pronuncia le ultime sillabe della frase mentre ha la sigaretta in bocca.

Curiosità[N°52000] Una delle ultime frasi del film, pronunciata da Feribotte, sarà riutilizzata per il film del 1972 : "Colpo grosso, grossissimo, anzi probabile".

Doppiaggio/Cartelli: [N°64128] All'interrogatorio in Questura, sottoposto alle domande assieme a Peppe c'è tale Storti AMERIGO (colui che dovrebbe, tra l'altro, sostenere l'alibi di Piedeamaro). Nella scena successiva, al telefono con Piedeamaro per annunciargli il crollo dell'alibi, Peppe parla di tale Storti DOMENICO.

incongruenza: N°64159] Quando Tiberio Murgia sta guidando quella vecchia macchina (che non ho riconosciuto) e va a sbattere contro un palo dopo aver quasi investito il garzone del fornaio, la macchina ha la guida a DESTRA. Poco dopo, quando la stessa macchina è guidata da Manfredi e vanno a prendere il bambino dal libraio, la macchina ha la guida a SINISTRA!!

Trucco: [N°73339] La scena e' quando sono a tavola a casa di Capannelle ed arriva Manfredi con l'anguria. Nel muovere le mani sul tavolo cade la matita in terra e Salvatori nel momento in cui deve fare i conti, finge di scrivere non avendola piu' trovata sul posto.


incongruenza: [N°89557] Quando alla scena finale del film, Gassman si trova ad attraversare delle strisce pedonali, viene immediatamente fermato da due poliziotti in motocicletta che gli dicono che è in contravvenzione e gli deve fornire le sue generalità; ora, non solo Gassman in quel momento era pedone e non automobilista, ma era sulle strisce e una moto gli ha pure tagliato la strada e rischiato i investirlo, sicché semmai aveva ragione da vendere, altro che contravvenzione


Curiosità[N°95770] Quando il Milanese illustra il piano della rapina ,arriva la Floriana in pantaloncini corti,mentre quello continua a mostrare come avverrà il colpo,poi Garrone si rivolge alla Floriana....che magicamente ha il vestito intero![iv]


 

CITAS:




1.- [i] http://elcineitaliano.blogspot.com/2013/05/audace-colpo-dei-soliti-ignoti-nanni.html
2.- [ii] http://www.filmaffinity.com/es/reviews/1/945133.html

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